Il suo cognome – Novello – non deve trarre in inganno. Elena, oggi parte del Customer Care, è una colonna portante di ASA: in forze dal 1992, negli anni ha evoluto le sue mansioni di pari passo con lo sviluppo dell’azienda.
“All’inizio eravamo in pochi e ciascuno doveva essere in grado di non specializzarsi e fossilizzarsi, ma essere flessibile e pronto a sperimentarsi in diverse direzioni. Io sono arrivata in ASA in sostituzione della ragazza che si occupava della reception, ma, oltre a seguire il ricevimento e l’accoglienza e a tenere contatti con chi si rivolgeva a noi, supportavo anche la divisione commerciale. L’azienda degli esordi non era certo quella attuale, che delle specializzazioni professionali ha fatto uno dei suoi punti di forza e una delle leve del suo sviluppo. In 32 anni di carriera posso confermare che ASA è stata protagonista di una vera e propria rivoluzione che l’ha portata a diventare un riferimento nei mercati in cui ci muoviamo”.
Un traguardo marcato anche dai numeri e dagli spazi.
“Che l’azienda si sia trasformata negli anni, lo sottolineano non solo il numero di persone che ad oggi ci lavorano, praticamente sestuplicato rispetto agli inizi, ma anche lo spazio che ci ospita. Il vecchio capannone dei primi anni è stato sostituito prima da una struttura in affitto e oggi da uno stabile di proprietà, che è stato pensato e progettato nell’ottica di ulteriori sviluppi futuri dell’azienda. Ma a fare la vera differenza, in questi anni, sono state le persone. La crescita di ASA è infatti legata a doppio filo all’arrivo di figure dalla professionalità non solo solida, ma anche mirata e specialistica. Il loro ingresso ci ha consentito di creare dispositivi sempre più performanti, di approcciare il mercato in modo più funzionale e di far fronte anche ad alcuni periodi non semplici che ci hanno coinvolto. Penso ad esempio al tracollo del Far East - tra i nostri mercati di riferimento - prima del 2003, oppure alla pandemia del 2020, che abbiamo fronteggiato in modo attento ma sempre proattivo”.
Proattività che distingue il modus operandi anche di Elena, quotidianamente in prima linea nel “prendersi cura” dei Paesi EMEA.
“Il Customer Care è un settore a mio avviso rilevante perché, attraverso la raccolta degli input, sia positivi che critici, che provengono dai nostri distributori, si possono costruire nuove strade e aggiustare quelle in essere. Ma non solo. Si può avere il polso del mercato e, attraverso un gioco di squadra che vede impegnate le diverse divisioni aziendali, anticiparne le esigenze e comprenderne i reali bisogni. Premesse indispensabili per progettare e realizzare nuovi dispositivi che siano realmente rispondenti alle necessità dei nostri interlocutori, siano essi distributori o fisioterapisti”.
Forte di queste consapevolezze ASA è nuovamente protagonista del cambiamento.
“Stiamo affrontando una nuova fase che si propone di traghettare l’azienda verso il futuro in modo più strutturato e consapevole. I momenti di destabilizzazione sono fisiologici, ma le opportunità che si prospettano hanno un impatto più rilevante e positivo, potenzialmente anche per ciascuno di noi”.
Che sia tempo di nuove sfide anche per Novello?
“Non potrò sicuramente fare la ballerina, l’astronauta, il medico o la trapezista come nei sogni di bambina, ma avere un ruolo più attivo fuori dall’azienda non mi dispiacerebbe. Scendere in campo stringendo relazioni dirette e in presenza con i distributori, sporcandomi un po' le mani, sarebbe interessante e potrebbe offrirmi una ulteriore opportunità di crescita. In questi anni ho perfezionato l’arte della pazienza, della mediazione, della disponibilità e della comprensione che potrebbero essere delle utili leve in questa direzione”.
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Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n°46 Articolo 21
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30 dicembre 1992, n. 541, che a tal fine è integrata da un rappresentante del Dipartimento del Ministero della Sanità competente in materia di dispositivi medici e da uno del Ministero dell'Industria, del commercio e dell'artigianato.
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