In questa intervista, la Dr.ssa Lindy Kuburic, CEO e responsabile dei chiropratici di Balanced for Life, Australia, e Pavle Kuburic, COO ed esperto laser, raccontano come la Laserterapia MLS® sia stata integrata nella loro pratica. Raccontano cosa li ha spinti ad adottare questa terapia e spiegano il valore che ha portato ai loro pazienti e alla loro attività.
Come e perché avete deciso di integrare la laserterapia nella vostra attività clinica?
P: Ai tempi la laserterapia era una pratica relativamente nuova in Australia.
Tuttavia, essendo noi un centro chiropratico di formazione piuttosto recente, desideravamo essere all'avanguardia e una delle domande più importanti che ci ponevamo era: “come possiamo dare un beneficio ancora maggiore ai nostri pazienti”?
L: A guardarci indietro quasi non sembrava vero. Sembrava: com’è stato possibile?
Dopo aver fatto alcune ricerche abbiamo capito che poteva essere qualcosa che valeva la pena esplorare e così abbiamo fatto: ora siamo sbalorditi dai risultati.
P: Proprio così. Quindi, sai, ciò che si desidera fare per i propri pazienti è mettere a disposizione i migliori trattamenti, che siano rapidi e di qualità; desideriamo qualcosa che sia basato sulla ricerca, qualcosa in cui crediamo, che ci entusiasmi e che ci aiuti a distinguerci dagli altri chiropratici, fisioterapisti, massaggiatori; e il laser incorpora tutto ciò.
Come siete venuti a conoscenza della Laserterapia MLS®?
P: Oh, questa è una buona domanda. Credo sia stato qualche mese dopo aver deciso di lavorare insieme. E pensavo: “Ok, andrò a un congresso di chiropratica e vedrò cosa succede”. Ecco, parte di questo congresso di chiropratica era proprio una presentazione sui laser.
L: Venivano trattate numerose aree disciplinari e io ero interessato a diverse di esse; quindi dissi “Pavel: vai all’intervento sul laser, voglio sapere di cosa si tratta”. Lui andò e prese i suoi appunti. Ottenne le informazioni che desiderava.
P: “Lascia perdere tutto il resto, questo lo devi proprio vedere”. Questo è stato il primo approccio.
L: Ricordo quando eravamo di ritorno dal congresso, ci informammo e ne parlammo e quindi iniziammo ad approcciare l'idea del laser MLS®. A sei mesi di distanza, dopo esserci informati e documentati, acquistammo il nostro primo laser.
E quali vantaggi avete riscontrato nella vostra attività?
L: Sicurezza!
Sarebbe a dire, nella nostra attività di terapeuti siamo consapevoli che con le manipolazioni non sempre si ottengono risultati uniformi; con il laser invece sì: se si è in grado di utilizzarlo nel modo corretto, è ovvio, e si sa come impostare i programmi etc. i risultati saranno simili e in ogni caso è raro che qualcosa vada storto.
L: Insomma, riteniamo che questo abbia contribuito a migliorare la nostra attività e la nostra reputazione. Il laser ci ha dato un vantaggio rispetto ad altri professionisti: essendo noi chiropratici (o fisioterapisti, comunque ci si voglia definire), operiamo in modo simile ad altre figure del nostro campo, ma avere il laser ci rende all'avanguardia, al passo con i tempi, orientati alla ricerca. Questo è l’effetto che ha avuto sulla nostra attività.
P: In realtà vorrei aggiungerne un'altra cosa: quando cerchiamo un nuovo collaboratore, un nuovo chiropratico o in caso di ampliamento in termini di personale e altro, è molto più facile coinvolgere persone che vogliono migliorarsi, che semplicemente sono in gamba, che sono entusiaste perché adottiamo modalità aggiuntive e vogliono imparare. Questo ci consente di distinguerci un po' anche nel processo di assunzione perché è come se dicessimo “ehi, abbiamo qualcosa di assolutamente straordinario”. E sai, è facile riconoscere quelle persone che davvero vogliono arrivare lontano e questo contribuisce a migliorare la nostra cultura aziendale (o perlomeno così si presume) e in generale, sì, costituisce un valido contributo.
Quali sono i disturbi che trattate maggiormente con la laserterapia?
L: Come clinica chiropratica abbiamo a che fare soprattutto con patologie muscolo-scheletriche, come ad esempio: lombalgie, cervicalgie, cefalee, emicranie. Ma primariamente ci occupiamo di problematiche quali fasciti, tendiniti, contusioni muscolari, lesioni da sport; poi, siccome alcuni dei pazienti che si rivolgono a noi presentano altri disturbi, alle volte problematiche o lesioni cutanee, ci capita di occuparci anche di queste, anche se non si tratta esattamente di chiropratica.
P: I nostri pazienti più anziani sono innamorati dell'artrite (L: O meglio, dei trattamenti per l'artrite).
P: Questo è veramente il nostro pane di tutti i giorni
L: Allevia il dolore
P: Esattamente, restituendo all'articolazione l'arco di movimento, i pazienti possono mantenere il loro stile di vita, andare a spasso con gli amici e cose del genere. Ne sono veramente, veramente grati. Riteniamo che l'artrite sia quello prevalente tra i disturbi trattati.
Che feedback ricevete dai vostri pazienti dopo il trattamento?
L: Stupore. I nostri pazienti rimangono sorpresi dal fatto che questo approccio funzioni. Siccome si è abituati al fatto che la maggior parte delle terapie comportino dolore, ci si aspetta che, specialmente trattandosi dell'apparato muscolo-scheletrico, sia presente una componente sensoriale: ossia, quando si interviene in un punto il paziente lo percepisce, come a dire: “Ahi! Fa male, quindi probabilmente mi fa bene”.
P: Della serie: i risultati si vedono solo col sacrificio
L: Il laser non è doloroso! L’applicazione del laser è tutt’altro che invasiva e quindi il cervello pensa: “Ma starà facendo qualcosa?”. Quando un paziente prova immediatamente un senso di sollievo, e nella seduta è stato utilizzato solo il laser, si dice “wow”. È sorpreso, sbalordito e ne diventa promotore perché ci crede veramente.
P: Ne parlano con i loro amici. Ad esempio l’aumento dell’arco di movimento e la riduzione del dolore sono due aspetti che, a nostro avviso, scatenano un effetto “wow”.
L: Quindi, per rispondere alla sua domanda, è l'effetto wow.
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P: Ah questa è stata davvero difficile, perché ci sono così tante cose a cui ci si potrebbe collegare al riguardo.
Ma alla fine, dopo qualche minuto di riflessione ci siamo arrivati: Sicurezza, risultati e innovazione.
Ecco fatto.
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