Se avete sofferto di mal di schiena almeno una volta nella vita, siete in buona compagnia.
Sono oltre 15.000.000 gli Italiani che dichiarano infatti di aver fatto i conti con quel dolore che dalla zona lombare bassa si irraggia sino a colpire l’area lombosacrale e sacro iliaca, talvolta limitando sensibilmente i movimenti fisici con ricadute significative sulla normale gestione della quotidianità. Non a caso la lombalgia è considerata tra le patologie di maggior peso sociale comportando per la Sanità “costi” di gestione considerevoli: la sofferenza che ne scaturisce porta infatti ad accrescere le assenze dal posto di lavoro (75-85% dei casi) e ad aumentare il numero di visite ai medici di base.
Se un merito gli si deve – proprio – riconoscere è quello di essere una problematica “equa” non avendo distinzione di età, condizione fisica (a soffrirne possono essere sportivi come sedentari) e sesso, colpendo indiscriminatamente uomini e donne. Le cause alla base della sua insorgenza sono invece prevalentemente legate a sforzi muscolari eccessivi nel corso di un’attività sportiva o nello svolgimento di lavori non sedentari che richiedono lo spostamento o il sollevamento di pesi considerevoli. Per risolvere in tempi rapidi il dolore e recuperare il movimento, la soluzione più efficace è frutto dell'integrazione tra farmaci e fisioterapia, con ricorso sia a sedute di manipolazione che a terapie strumentali. Tra queste particolarmente efficace nel trattamento si è dimostrata la laserterapia che, grazie ai suoi effetti analgesico, decontratturante ed antiinfiammatorio è in grado di diminuire in maniera significativa la sintomatologia dolorosa e migliorare la funzionalità del rachide.
Tra i numerosi casi che ne confermano il valore quello del signor F.E. che, a seguito del sollevamento di un pacco di mattonelle ha subito avvertito dolore nella zona sacro iliaca. Per comprenderne l’origine è stato sottoposto a osservazione medica e a risonanza magnetica che hanno portato a diagnosticare la presenza di un appiattimento della curva fisiologica del rachide lombare. Su suggerimento medico è stato trattato con laserterapia (Hilterapia®, ndr) che sin dalle prime applicazioni ha determinato un sensibile miglioramento della sintomatologia dolorosa a riposo. Se dopo la quarta seduta il paziente ha potuto riprendere l'attività lavorativa, alla dodicesima il sintomo era pienamente scomparso e la mobilità articolare migliorata.
La terapia laser – specifica il Massofisioterapista e chinesiologo Cristian Esposito che ha seguito il caso – non ha solo consentito di ottenere un'efficace azione terapeutica in profondità, ma anche di velocizzare i processi di riparazione dei tessuti.
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