Cosa significa per lei essere un formatore ASA? Avendo la possibilità di incontrare diversi tipi di pubblico provenienti da vari contesti, ritiene che il feedback e l'approccio terapeutico tendano ad essere più simili o più diversi tra loro?
Sono orgoglioso di essere un formatore ASA, perché sono davvero convinto che i dispositivi funzionino e aiutino le persone. Inoltre, mi piace l'opportunità di incontrare colleghi di tutto il mondo e di discutere e lavorare insieme con i dispositivi ASA. Condivido con loro la mia esperienza clinica e il mio approccio personale ai dispositivi. Di solito ricevo molte domande, il che dimostra l'interesse del pubblico. E torno da ogni viaggio con qualcosa di nuovo che ho imparato: è un processo di auto-miglioramento. C'è una grande diversità nell'approccio clinico nelle diverse parti del mondo, che si spiega con le differenze nella formazione medica e nella tradizione culturale. Ma alla fine perseguiamo tutti lo stesso obiettivo.
Come valuta il livello di conoscenza a livello mondiale dei principi della laserterapia e dei suoi effetti biologici?
La maggior parte dei colleghi ha solo una conoscenza generale che non è sufficiente per un lavoro clinico di successo con i dispositivi. Inoltre, non si conoscono gli ultimi sviluppi della ricerca scientifica nel campo della laserterapia. Da qui nasce lo scopo principale delle sessioni di formazione: condividere con loro i dettagli importanti, mostrare come approcciare il paziente e come lavorare con il dispositivo, orientare il loro pensiero clinico. Con queste indicazioni, i dispositivi diventano strumenti davvero potenti per raggiungere gli obiettivi medici.
